I diritti naturali dei bambini
- Pollicini Verdi
- 24 feb 2020
- Tempo di lettura: 2 min
I diritti naturali dei bambini e delle bambine, il manifesto nato più di 20 anni fa dall'appassionato e creativo pensiero di Gianfranco Zavalloni, per anni maestro della scuola dell'infanzia, poi dirigente scolastico in diversi comuni della Romagna e responsabile dell’Ufficio Scuola del Consolato d’Italia di Belo Horizonte, in Brasile.
Scomparso giovanissimo nel 2012, Gianfranco Zavalloni continua ad essere un'inesauribile fonte di ispirazione didattica e riflessione pedagogica nel cercare la strada verso un'educazione libera, a contatto con la natura, lenta e non violenta.
Un'educazione dove i bambini possano restare bambini, sperimentare i limiti e le potenzialità del proprio corpo, mettersi alla prova, progettare e realizzare insieme, cooperare, inventare, osservare e trarre insegnamento da quanto si dispiega davanti ai loro occhi. Conoscere e crescere.
Questi che oggi vengono indicati come diritti fondamentali erano parte del quotidiano del bambino di trenta, quaranta anni fa anni fa, mentre sembrano essere scomparsi per i bambini e le bambine di oggi.
Quello di Zavalloni è un manifesto rivolto agli adulti affinchè sia possibile offrire e restituire ai bambini e alle bambine una infanzia da vivere attraverso esperienze dirette, con gesti semplici quotidiani.
ecco i diritti:
1 IL DIRITTO ALL'OZIO a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
2 IL DIRITTO A SPORCARSI a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti
3 IL DIRITTO AGLI ODORI a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura
4 IL DIRITTO AL DIALOGO ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare
5 IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco, scavare, piantare
6 IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura
7 IL DIRITTO ALLA STRADA a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade
8 IL DIRITTO AL SELVAGGIO a costruire un rifugio, ad avere luoghi in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi
9 IL DIRITTO AL SILENZIO ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua
10 IL DIRITTO ALLE SFUMATURE a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle
Diritti dunque come opportunità di esperienze concrete nel mondo
Parlare di diritti significa parlare di opportunità di esperienze per i bambini. Significa lasciare spazio all'imprevisto, dare tempo affinché i bambini possano giocare da soli, costruirsi regole, imparare a gestire piccoli conflitti. Significa tornare a terra, come adulti e restituire ai bambini e alle bambine una infanzia da vivere attraverso esperienze dirette, dove il corpo, le emozioni, la voglia di esplorare e di mettersi in gioco sono i protagonisti. mostrandosi come esempio concreto, guidando alla scoperta di ciò che il mondo offre attraverso gesti semplici quotidiani offrendo spazi di autonomia, che autorizzano i bambini ad essere attivi, a costruire la loro culturai attraverso il fare e lo sperimentare
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